26 ottobre 2006

AGRIETOUR 2007 a Novembre ad Arezzo

Si svolgerà anche quest' anno, come consuetudine ormai da 5 anni, il salone nazionale dell' agriturismo AGRIETOUR, che sarà in programma ad Arezzo dal 17 al 19 Novembre 2006. Durante lo svolgimento della manifestazione si terranno incontri convegni e seminari per discutere sullo sviluppo di questa ricca attività economica che sempre più prende forza nel panorama turistico italiano.

A fare il punto della situazione e ad illustrare l' andamento del mercato interverrano nomi illustri del settore, il tutto per una tre giorni all' insegna dell' agriturismo in collaborazione con Agriturist Associazione Terranostra Turismo Verde ed il
patrocinato dal Ministero delle Politiche agricole e dall'Enit.

Informazioni: tel. 0575 9361, fax: 0575 383028, email:
info@agrietour.it

Le Fattorie didattiche per educare all' agriturismo

(ANSA) - AOSTA, 20 OTT - Aggiornare la legge sull' agriturismo favorendo anche la realizzazione di 'fattorie didattiche', è uno degli obiettivi dell'assessore all'Agricoltura e alle Risorse Naturali Giuseppe Isabellon, per il quale "le bellezze naturali del paesaggio valdostano devono essere abbinate a maggiori professionalità e offerte di qualità" A oggi sono solo 56 le aziende agrituristiche pari allo 0,8% del numero totale delle aziende agricole e, a differenza di molte altre regioni italiane, non vi è alcuna fattoria didattica. Per l'assessore "le fattorie didattiche e una migliore professionalità negli agriturismi potranno creare nuovi posti di lavoro anche per i figli degli agricoltori che hanno prolungato gli studi". Per questo la Giunta regionale ha licenziato il disegno di legge 'Nuova disciplina dell'agriturismò, che a breve sarà sottoposto all'esame del Consiglio regionale. "E' necessaria - ha spiegato Isabellon - una nuova disciplina in quanto la precedente risale al 1995 e questo settore è in continua evoluzione con un turista sempre più esigente che chiede una professionalità autentica e sempre più qualificata". La nuova disciplina vuole proprio dare maggiore impulso all'agriturismo "che può essere un'importante opportunità economica per gli agricoltori valdostani". I requisiti per essere imprenditori agrituristici non cambia: l'imprenditore deve avere già esercitato l'attività agricola per almeno tre anni, "questo - secondo Isabellon - garantisce l'autenticità ed evita iniziative estemporanee scollegate dal territorio". Un altro elemento caratterizza il disegno di legge è la possibilità di assumere manodopera con contratto agricolo "il favorisce - precisa Isabellon - gli agricoltori nell'attività di mantenimento del territorio, promuove il recupero del patrimonio architettonico rurale, e valorizza i luoghi meno conosciuti".

(ANSA)

20 ottobre 2006

A Lamezia Terme ci sono prodotti d'alta qualità

LAMEZIA TERME - Tra i dieci prodotti certificati Dop e Igp, l'olio d'oliva della Piana di Lamezia riconosciuto come prodotto agricolo di qualità, non solo a livello locale ma sui mercati nazionali.
Le piante d'ulivo del lametino da sempre forniscono un olio con qualità organolettiche di primissimo ordine, che vengono ulteriormente esaltate nel corso della spremitura e dell'imbottigliamento. Come asserisce il presidente di Agriturist regionale, Francesco Fratto, che oltre all'olio della Piana lametina esalta anche gli olii dell'Alto crotonese e quello Brutio, «risultati raggiunti in quanto la Calabria è una delle regioni del Sud più sensibili alla tutela delle specificità agroalimentari».
Per cercare di promuovere meglio i prodotti di qualità, l'Agriturist intende promuovere una campagna informativa e di sensibilizzazione indirizzata verso i prodotti a Denominazione d'origine protetta (Dop) e ad Indicazione geografica protetta (Igp), realizzata con il contributo del ministero delle Politiche agricole e forestali, che ha per tema "Dop e Igp... Agriturismo. Diffidate dalle imitazioni!".
La campagna informativa si occuperà anche di caciocavallo silano, salsiccia, capocollo, soppressata e pancetta di Calabria, clementine di Calabria e bergamotto, tutti prodotti Dop e Ipg.
Della questione si è occupato il consiglio direttivo di Agriturist che fa capo alla Confagricoltura.
Nel corso dei lavori, i dirigenti di Agriturist hanno innanzitutto ribadito l'importanza che l'agriturismo svolge, un notevole contributo nella valorizzazione e promozione delle produzioni agroalimentari, cercando di avvicinare i consumatori al mondo agricolo.
A tale proposito, Agriturist ha previsto giornate dedicate ai prodotti Dop e Igp, che si svolgeranno, a partire dalla fine di ottobre, presso alcune aziende agrituristiche associate.
Fratto ha evidenziato inoltre che il forte legame tra produzioni tipiche e agriturismo costituisce un binomio vincente per incrementare l'offerta turistica del territorio.
«Non c'è alcun dubbio – ha sottolineato ancora il presidente - che l'agriturismo sia la vetrina ideale per valorizzare le produzioni tipiche, in particolare in quei territori rurali che, seppur vocati al turismo, trovano difficoltà ad inserirsi nei circuiti dei mercati, o dove le tipicità agroalimentari non hanno la forza necessaria per incontrare la domanda finale».
Occorre pertanto, a parere di Agriturist, continuare a diffondere meglio la conoscenza dei marchi comunitari per i prodotti tipici, sensibilizzare e stimolare la somministrazione e il consumo di questi «tanto più che la nuova legge quadro nazionale per l'agriturismo - rimarca il presidente Fratto - raccomanda alle Regioni di valorizzare tutti i prodotti tipici e in particolare quelli a denominazione d'origine protetta basilari per rilanciare lo sviluppo dell'agricoltura in Calabria e valorizzarne tutte le produzioni tipiche».

Fonte: gazzettadelsud.it

Agriturismo si cambia: più giovani e meno abbuffate

L'agriturismo sta sempre più diventando un negozio per vendere il prodotto «territorio». Il 50% degli operatori interpellati considera l'andamento della stagione 2006 stabile o in lieve aumento; il 15% in calo; per il 40% è in aumento. Prevale tuttora un cliente italiano e concentrato nei fine settimana

Se il numero degli agriturismi in provincia di Forlì-Cesena negli ultimi anni si è stabilizzato (98 nel 2005 più 28 Fattorie Didattiche, 11 delle quali sono anche agriturismi), è invece cambiata profondamente la clientela. Sono aumentati i giovani, le coppie o le famiglie con bambini, mentre sono in calo i gruppi o le comitive un tempo attratti dalla «grande mangiata».
Oggi il cliente non chiede un menu completo. L'offerta del menu fisso molto ricco è ancora gradita agli anziani, che ricercano i sapori di quando erano bambini. I giovani vogliono invece pasti più semplici, meno calorici o anche vegetariani.
Sono alcune delle nuove tendenze nel settore emerse da un'indagine svolta dall'assessorato alle politiche agroalimentari della Provincia di Forlì-Cesena, intervistando direttamente tutti gli operatori. L'agriturismo sta sempre più diventando un negozio per vendere il prodotto «territorio».
Il 50% degli operatori interpellati considera l'andamento della stagione 2006 stabile o in lieve aumento; il 15% in calo; per il 40% è in aumento. Prevale tuttora un cliente italiano e concentrato nei fine settimana. Gli stranieri prediligono l'asse della Romagna Toscana, cioè sulla rotta Firenze-Ravenna. Tutti gli intervistati segnalano interesse verso gli animali, i cavalli in particolare, ma anche verso quelli di bassa corte. Per i soggiorni prolungati sono richieste attività interessanti per i ragazzi e suggerimenti per percorsi turistici.
Un 40% degli operatori hanno detto che il cliente è interessato alla produzione dell'azienda e a notizie sul territorio. Chi usa e valorizza prodotti propri o di coltivatori della zona ha avuto riscontri positivi e vendite: in particolare su vino, olio, formaggi, frutta e ortaggi. Molti clienti chiedono il pernottamento, la piscina e il centro benessere.

(Fonte Ansa 18 Ottobre 2006)

17 ottobre 2006

Commenti di Terranostra sulla bozza in materia di turismo rurale in Piemonte.

Dopo una prima riunione del gruppo di lavoro costituito dal consiglio regionale di Terranostra del Piemonte sono nati i primi commenti sulla bozza del Testo Unico Regionale in materia di turismo rurale del Piemonte.
Le osservazioni fanno riferimento ad una maggior attenzione nel regolamentare, rispetto a quanto previsto dalla legge di orientamento, gli argomenti relativi alla vendita diretta di prodotti e alle attività didattiche poichè ormai riconducibili al panorama delle attività agricole.

In particolare modo si fà riferimento alle caratteristiche costruttive a cui devono adeguarsi le strutture agrituristiche, con particolare attenzione agli aspetti igienico sanitari, ai vincoli strutturali e ai limiti imposti dalle barriere architettoniche. Il gruppo di lavoro si riunirà ancora per discutere le modifiche e le integrazioni da proporre alle Regione per il Regolamento definitivo della bozza di legge.

Emilia Romagna a tutto agriturismo

Sembra sempre più prendere convinzione l' idea che il turismo rurale, in particolare quello ricettivo, possa essere un settore trainante per l' economia locale di molte località italiane.

Cosi dopo la nuova normativa adottata dalla Regione Lazio anche l' Emilia Romagna punta sulla stessa strada, infatti Agriturist Emilia Romagna stà organizzando una campagna di promozione delle proprie strutture creando una brochures tipo pieghevole come strumento di promozione, nella quale un centinaio di attività associate potranno beneficiare della visibilità offerta in occasione di fiere e manifestazioni pubbliche.

Questo dimostra ancora una volta quanto sia importante ed in crescita il settore agrituristico italiano soprattutto se associato a campagne di promozione marketing in particolar modo sviluppate online.

13 ottobre 2006

Certificazione di garanzia per gli agriturismo della provincia di Chieti

CHIETI. Dopo la certificazione degli alberghi, le imprese agrituristiche. Lo aveva annunciato il Presidente della Camera di Commercio di Chieti Dino Di Vincenzo e così è stato: il rilascio di un Marchio di Qualità per 30 agriturismo che ne faranno richiesta e che si sottoporranno alla valutazione di tecnici esperti dell’Isnart (Istituto Nazionale di Ricerche sul Turismo).
La partecipazione è completamente gratuita, poiché l’investimento è interamente sopportato dalla Camera di Commercio di Chieti, ed è la prima volta che in Abruzzo si vara un progetto che ha come obiettivo mettere ordine nel complesso sistema delle strutture agrituristiche. «Per noi si tratta di un investimento importante – sottolinea Dino Di Vincenzo – perché crediamo che uno dei motori di sviluppo del nostro territorio nei prossimi anni sarà il turismo che tuttavia passa per la qualificazione delle strutture ricettive, dal più piccolo e modesto albergo familiare agli agriturismo, passando per gli alberghi a 4 e 5 stelle.

Da più parti si afferma che l’attuale classificazione “a stelle” non è più sufficiente ad orientare il turista nella scelta, mentre da parte dei clienti spesso si lamenta di non trovare i servizi e la qualità promessa, spesso non per inganno ma per l’insufficiente organizzazione aziendale o per una scarsa valutazione dei punti di forza e di debolezza della gestione.

Allora la Camera di Commercio ha voluto supportare le imprese che vogliono invece migliorarsi, consentendo la valutazione gratuita da parte di esperti anche negli agriturismi che rappresentano una quota notevole nel sistema dell’accoglienza in provincia di Chieti, non tanto nei numeri di posti letto quando nel numero delle strutture, oltre 130 secondo i dati disponibili».
Il progetto promosso dalla Camera di Commercio di Chieti in collaborazione dell’Isnart ha lo scopo di garantire ai consumatori alcuni standard qualitativi favorendo la realizzazione di un vero circuito agrituristico di qualità composto da realtà diverse: per gli imprenditori rappresenta una opportunità unica nel suo genere che consente di migliorare i servizi e l’accoglienza della propria azienda, e di promuoverla con un valore aggiunto. Alle riunioni preliminari del progetto hanno partecipato l’Ufficio Turismo della Provincia di Chieti e della Regione Abruzzo e le associazioni Agriturist e Terranostra

La Camera di Commercio provvederà a vagliare la richiesta di candidatura e a far visitare le 30 imprese per certificarne l’aderenza agli standard qualitativi richiesti. Una Commissione di valutazione composta dai rappresentanti della Regione Abruzzo, della Provincia di Chieti, della Camera di Commercio e delle associazioni agricole rappresentanti il settore dell’agriturismo e dei consumatori, assegnerà, al termine del processo di valutazione, il Marchio di qualità che avrà validità annuale ma che potrà essere rinnovato a seguito di successiva verifica.
Le aziende agrituristiche interessate a partecipare possono comunicare entro il 21 ottobre 2006 la propria disponibilità.

Redazione Primadanoi.it 10/10/2006

12 ottobre 2006

Benefici della nuova legge

Ecco i primi benefici economici che deriveranno dall' approvazione della nuova legge sul turismo rurale approvata dalla Regione Lazio nella giornata di ieri. innanzitutto ci saranno degli alleggerimenti fiscali per quanto riguarda il calcolo della Tarsu, ovvero l' imposta sui rifiuti, che sarà ridotta anche di un terzo in alcuni casi. Infatti è stato introdotto il cosidetto principio della "stagionalità" che prevede il pagamento della tassa esclusivamente per il solo periodo di apertura dell' attività ricettiva. Inoltre è stato poi approvato un emendamento sui soggetti abilitati all’ esercizio delle attività agrituristiche. Non saranno le province a provvedere ogni tre anni a verificare che gli iscritti all’ elenco abbiano i requisiti di idoneità per l’esercizio dell’attività, ma saranno i soggetti stessi a rilasciare una dichiarazione di autocertificazione.

La Regione Lazio approva la legge sul turismo rurale

Nella giornata di ieri il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato all' unanimità, la discussa legge su “Agriturismo e turismo rurale” dopo una serie di rinvii a causa dell' assenza in aula della maggioranza. La nuova regolamentazione prevede per chi intende avviare un' attività agrituristica, la semplice "dichiarazione di inizio attività" evitando le logoranti procedure burocratiche finora in vigore, e lunghe ben 3 anni.
Dunque in questo modo si prevede un forte incremento del settore turistico rurale con conseguente beneficio per l' occupazione e l' economia regionale,inoltre l
a legge prevede lo stanziamento di un fondo di 3 milioni di euro in tre anni per aiutare inizialmente chi vuolesse intraprendere questa attività con la possibilità di vendere i prodotti artigianali.

Molto positivo anche il commento del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo che ha dichiarato la sua soddisfazione per l' approvazione di una legge che snellirà finalmente gli iter burocratici e sosterrà lo sviluppo economico del territorio.

09 ottobre 2006

Regione Lazio e regolamentazione del turismo rurale

Gli agriturismo come strumento di marketing del territorio. Un modo per valorizzare le risorse e per conoscere borghi e paesi che spesso rimangono al di fuori dei grandi circuiti turistici. La proposta di legge sull’agriturismo e sul turismo rurale è stata al primo punto all’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Lazio di giovedì, ma sarà votata nella prossima settimana. La legge si compone di 34 articoli e numerosi emendamenti. «Si tratta di un’importante legge che segna una svolta nel rilancio del settore agricolo, agroalimentare e del turismo e che il mondo agricolo attendeva da tempo». Si è espresso così il presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio Mario Perilli durante l’illustrazione in aula della legge sugli agriturismo in occasione dei lavori del Consiglio Regionale del Lazio. «La nuova legge, che punta ad un sostegno convinto alla regolamentazione e codificazione del turismo rurale, sarà volano di promozione dell’intero territorio e di un turismo integrato che valorizzi agricoltura, prodotti agroalimentari, cultura ed ambiente nell’ottica di una nuova cultura dell’accoglienza. L’economia agricola sta crescendo ed in questo primo anno di governo della Giunta Marrazzo si stanno cogliendo i giusti obiettivi; la legge sui distretti rurali, la votazione a breve della legge sugli Ogm, l’adozione del Piano di Sviluppo Rurale entro ottobre, segnano importanti politiche di sostegno della multifunzionalità dell’agricoltura. Si tratta di una legge innovativa che segnerà un importante stimolo al settore occupazionale e che farà economia in un settore strategico per la nostra regione quale è quello agricolo. Attraverso l’istituzione di un fondo di rotazione si punta a qualificare l’imprenditoria locale superando i finanziamenti a pioggia per premiare e sostenere un’imprenditoria giovane, dinamica, nuova». Con le nuove norme inoltre si assisterà ad un forte snellimento dei tempi procedurali ed amministrativi: ad esempio per l’avvio sarà sufficiente una dichiarazione di inizio attività, così come per la somministrazione alimentare sarà richiesta la sola autocertificazione.

di ALESSANDRA PASQUALOTTO
da www.iltempo.it del
24 settembre 2006