07 dicembre 2006

Agriturismo Toscana in cifre

Oltre 3.500 aziende per circa 43mila posti letto. E' questa la fotografia dell'agriturismo toscano. Numeri che configurano una leadership indiscussa: in Toscana si trovano il 24 per cento delle imprese italiane, quasi una su quattro. All'interno del comparto cresce gradualmente il numero di aziende che offrono servizi di ristorazione (sono 746, pari al 21,2%) e che sviluppano attività ricreative e culturali (546, il 15,5).

Quanto alla distribuzione territoriale è sempre Siena la provincia con un maggior numero di agriturismi (940), seguono Grosseto (772), Firenze (535), ed Arezzo (385), poi Pisa (309), Livorno (189), Lucca (155), Pistoia (125),Massa Carrara (90), infine Prato (27). Le presenze agrituristiche superano i 2milioni annui, con un tasso di permanenza degli ospiti pari a 5,6 notti, superiore alla media delle altre strutture ricettive. Per quanto riguarda le provenienze dall'estero, gli arrivi dalla Germania si collocano al primo posto (26,5 sul totale degli stranieri), seguiti dagli Usa (12,3), dal Regno Unito (10,9), e dai Paesi Bassi (8,9).

Massimo Orlandi

fonte www.primapagina.regione.toscana.it

Agriturismo, verso un'offerta più qualificata e radicata nel territorio

Prima la crescita esponenziale, ora il rafforzamento qualitativo e la spinta a una diversificazione delle attività, con particolare attenzione a quelle legate alle tradizioni rurali. Per l'agriturismo toscano si apre una nuova, stimolante stagione, i cui contenuti di fondo sono stati illustrati dall'assessore regionale all'agricoltura Susanna Cenni alla vigilia di Agri&Tour, l'unica manifestazione nazionale dedicata al turismo in campagna e al turismo rurale, che l'assessore inaugurerà domani ad Arezzo.

"Negli ultimi anni – ha evidenziato Susanna Cenni - l'agriturismo ha conosciuto nella nostra regione un autentico boom: dal 2002 a oggi le azienda autorizzate sono aumentate del 40%. Oggi è a mio avviso necessario consolidare e qualificare questa offerta, più che puntare a incrementare il numero di strutture e posti letto: per questo, con il nuovo piano di sviluppo rurale incentiveremo soprattutto gli interventi volti a potenziare i servizi di ospitalità e a diversificare le attività, valorizzando mestieri e tradizioni rurali, ma anche i percorsi educativi e quelli socio-assistenziali. Per affrontare un mercato sempre più competitivo è necessario che l'azienda agrituristica allarghi a ventaglio le sue proposte, evidenziando soprattutto quelle che mettono in luce il suo legame con le radici del territorio".

L'assessore ha quindi messo in luce le opportunità per il comparto rappresentate dalla manifestazione aretina, autentica vetrina per il settore che quest'anno sarà visitata da almeno cento tour operator provenienti da tutto il mondo e in cui rilevante sarà il ruolo della Regione che, attraverso lo stand allestito dalle agenzie Arsia e Toscana promozione valorizzerà quest'anno soprattutto gli antichi mestieri, "espressione unica della nostra tradizione, della nostra cultura rurale, sintesi di una creatività tipicamente toscana".

fonte www.primapagina.regione.toscana.it

La Finaziaria Prodi sopprime la tassa di soggiorno: un forte aiuto per le attività agrituristiche.

Nota positiva dalla tanto discussa Finanziaria 2006 del Governo Prodi, la soppressione dell’ articolo sulla tassa di soggiorno è una decisione positiva della quale beneficeranno anche gli agriturismo, che come spesso ricordato è uno dei settori leader del turismo italico e soprattutto in continua crescita. Cosi facendo si eviteranno sostanziali aumenti di prezzi a discapito sia degli operatori del settore che deigli affezionati vacanzieri dell' entroterra.

Se le previsioni di Coldiretti saranno esatte il 2006 vanterà una crescita a fine anno delle presenze, sia dall' Italia che dall' estero, per un totale di oltre tre milioni e un fatturato complessivo pari a circa 900 milioni di euro (pari al +12 % circa) realizzato nei 15mila agriturismi nazionali. Dunque una mossa intelligente è stata fatta ancora una volta a favore dell' agriturismo italiano!

16 novembre 2006

Agriturismo: se ne parla in un Workshop nel Vibonese

VIBO VALENTIA. Due giorni da dedicare al tema del turismo sostenibile nella provincia di Vibo Valentia: è quanto comunica il Wwf a proposito di due importanti Workshop che si svolgeranno martedì 14 e mercoledì 15 novembre, a partire dalle 9,30 dapprima a Serra San Bruno e successivamente a Soriano Calabro, nelle sedi delle rispettive Comunità Montane, nell’ambito del progetto Equal Attica “Agriturismi e ittiturismi in Calabria”. Tra i soggetti attuatori, di cui è capofila il Centro Ricerche Affari Sociali (Cras), figurano, oltre al Wwf Ricerche e Progetti, la Eurosystem, l’Istituto di Studi Iniziative e Formazione per lo Sviluppo delle Regioni (Isim) e le Comunità Montane Serre Calabresi e Alto Mesima. L’iniziativa, cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo nel quadro della Strategia Europea per l’Occupazione, ha lo scopo di sviluppare e rafforzare le economie locali in campo ambientale, avviando un processo di cambiamento culturale all’interno del particolare contesto calabrese. I territori coinvolti, quelli appunto delle Comunità montane, presentano elementi comuni di criticità dovuti alla marginalità, agli alti tassi di disoccupazione, alla frammentazione delle strutture produttive, presentando nel contempo rilevanti valori di naturalità confermati dall’esistenza dell’area protetta del parco regionale delle Serre. Il progetto si pone dunque come obiettivo fondamentale quello di potenziare l’economia sociale dei territori interessati attraverso la cura dell’ambiente e la sua valorizzazione turistica, facendo emergere tutte le competenze presenti e sviluppando nuove forme di imprenditoria collegate alla filiera degli Agriturismi. Un settore, quello dell’Agriturismo, in netta affermazione in Italia, con oltre 12000 aziende agricole e un tasso di crescita che è aumentato del 70% nel periodo 1996-2001, per un totale di 130.000 posti letto.

Fonte www.giornaledicalabria.net

Friuli Venezia Giulia: Convegno prodotti DOP e IGP

I riconoscimenti DOP e IGP
“DOP e IGP: tutela e promozione dei prodotti regionali”
“Di crescente importanza il ruolo dell’Agriturismo nella promozione dei prodotti DOP e IGP”
Il 16 novembre 2006, alle ore 15.00, presso la sala convegni della Green Hotel School in Magnano in Riviera, avrà luogo il convegno “DOP e IGP: tutela e promozione dei prodotti regionali” organizzato dall’Agriturist, associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio aderente a Confagricoltura, nell’ambito delle Giornate Nazionali delle DOP e IGP realizzate con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
I riconoscimenti comunitari DOP (denominazione d’origine protetta) e IGP (indicazione geografica protetta) costituiscono una forma di difesa e protezione del patrimonio agroalimentare originale del territorio. Proprio grazie alla loro autenticità ed unicità i prodotti riconosciuti DOP e IGP acquistano valore aggiunto e sono sempre più esposti ad imitazioni e contraffazioni, sia di tipo materiale che culturale.
Ecco allora la necessità di organismi di controllo (Consorzi di Tutela dei Prodotti), di rigide norme contro la contraffazione, l’abuso e l’uso improprio dei riconoscimenti e di sanzioni per i trasgressori.
Un complesso sistema di tutela dell’origine e della tradizione dei prodotti agricoli ed enogastronomici del territorio, a vantaggio non solo dell’economia ad essi collegata ma anche dei consumatori, ora più consapevoli dell’importanza delle diciture DOP e IGP che permettono loro di conoscere sempre cosa stanno acquistando.
Di primaria importanza il ruolo svolto in questo contesto dall’Agriturismo che, seguendo le indicazioni della nuova legge quadro 96/06, inserisce all’interno della propria offerta prodotti DOP e IGP come componente privilegiata dei pasti proposti.

Fonte: Windpress – Ufficio stampa Agriturist

09 novembre 2006

Agriturismo, crescita del 6% durante l’estate 2006

Il bel tempo e un grosso afflusso di stranieri ha contribuito a far crescere nelle ultime settimane l'agriturismo italiano. I dati definitivi sulla appena trascorsa stagione estiva, infatti, parlano di un incremento del 6% tra giugno e settembre. Un risultato sicuramente positivo, se si considera “lo sfortunato 2005, quando si registrò un calo delle presenze del 10%", sottolinea Turismo Verde, l'associazione agrituristica della Cia, Confederazione italiana agricoltori. Ma il merito, secondo l’associazione, è anche il buon rapporto qualità-pezzo: “Le nostre strutture hanno saputo leggere le richieste degli ospiti e hanno saputo investire sulla qualità. Una migliore qualità dei servizi significa preferenza nell'utilizzare prodotti certificati, menù che ripropongono le tradizioni culinarie locali, attenzione e cura nell'offrire agli ospiti la possibilità di 'vivere' meglio l'azienda e il territorio. Inoltre sono pochi i casi di aziende che hanno ritoccato i listini rispetto allo scorso anno”. Tra le mete più ambite, amate anche dagli stranieri, che sono ritornati a villeggiare in Italia (25% delle presenze), in particolare i tedeschi, seguiti da francesi, inglesi, spagnoli e olandesi, sono state, tra er chi ha scelto una vacanza all'insegna del mare, le regioni del Sud e la Sardegna mentre per il turismo nelle città d'arte il primo posto va a Toscana, Umbria e Veneto.

Fonte Siciliatravel.com

CIA TOSCANA, NO ALL'ICI PER GLI AGRITURISMO

«L’agriturismo inteso come tale è a tutti gli effetti una attività agricola e in quanto tale deve e dovrà continuare a godere dello status che la legge attribuisce a tale genere di imprese. Introdurre la misura dell’Ici anche agli agriturismi significherebbe appesantire ancora di più la già difficile situazione del settore agricolo pertanto la Cia Toscana si oppone fermamente alla proposta arrivata da alcuni sindaci di far pagare l’imposta anche alle strutture ricettive di aziende agricole». E’ questa la reazione del Presidente della Cia Toscana, Giordano Pascucci all’ipotesi di introdurre l’Ici per l’agriturismo.«L’agriturismo nasce proprio con la filosofia di avvicinare i turisti provenienti dalle città alla campagna – sottolinea Pascucci – è quindi da premiare l’impegno e il sacrificio che molte aziende hanno compiuto in tal senso negli ultimi anni. L’attività agricola, più in particolare quella agrituristica, rappresenta una risorsa fondamentale per molte aree rurali della regione, soprattutto per quelle dapprima marginali che anche grazie l’affermazione dell’agriturismo hanno segnato una crescita e una ripresa dal punto di vista economico». Secondo degli studi del settore infatti l’ospite dell’agriturismo spende una minima parte nell’azienda ospitante mentre porta molto al territorio nel quale è in visita acquistando prodotti e consumando i servizi offerti dalle varie realtà.La Cia, a pochi giorni dall’ultimo tavolo di concertazione sulla manovra regionale, ribadisce invece il concetto di intervenire sostanzialmente a livello finanziario cercando di creare un circolo virtuoso che dia respiro alle imprese agricole molte delle quali operano anche nel settore agrituristico.«Sarà necessario un drastico taglio della spesa sul funzionamento della macchina regionale – afferma il Presidente Pascucci – ma fondamentali saranno anche interventi mirati a semplificare le norme e le procedure dando la possibilità di portare a regime l’efficienza delle Pubbliche Amministrazioni a tutti i livelli e rilanciando la sussidiarietà orizzontale e verticale facendo coincidere i bisogni del privato con le esigenze del pubblico». «Nel 2005 l’agricoltura ha perso il 12% in termini di reddito – specifica Pascucci – sarebbe assurdo minare il settore, quello agrituristico, che ha contribuito a non peggiorare lo stato economico delle imprese agricole». La Cia Toscana ribadisce pertanto, proprio nell’ottica di una sistema di tasse regolato e nella prospettiva di attivare azioni mirate al rilancio dell’economia, quindi sostegno e non appesantimento fiscale, la necessità di strutturare un coordinamento tra gli enti «che dovrà garantire un sistema di imposte che guardi alla sostenibilità delle imprese, nella possibilità di un incremento della pressione fiscale».

Cia Toscana, 17 ottobre 2006

26 ottobre 2006

AGRIETOUR 2007 a Novembre ad Arezzo

Si svolgerà anche quest' anno, come consuetudine ormai da 5 anni, il salone nazionale dell' agriturismo AGRIETOUR, che sarà in programma ad Arezzo dal 17 al 19 Novembre 2006. Durante lo svolgimento della manifestazione si terranno incontri convegni e seminari per discutere sullo sviluppo di questa ricca attività economica che sempre più prende forza nel panorama turistico italiano.

A fare il punto della situazione e ad illustrare l' andamento del mercato interverrano nomi illustri del settore, il tutto per una tre giorni all' insegna dell' agriturismo in collaborazione con Agriturist Associazione Terranostra Turismo Verde ed il
patrocinato dal Ministero delle Politiche agricole e dall'Enit.

Informazioni: tel. 0575 9361, fax: 0575 383028, email:
info@agrietour.it

Le Fattorie didattiche per educare all' agriturismo

(ANSA) - AOSTA, 20 OTT - Aggiornare la legge sull' agriturismo favorendo anche la realizzazione di 'fattorie didattiche', è uno degli obiettivi dell'assessore all'Agricoltura e alle Risorse Naturali Giuseppe Isabellon, per il quale "le bellezze naturali del paesaggio valdostano devono essere abbinate a maggiori professionalità e offerte di qualità" A oggi sono solo 56 le aziende agrituristiche pari allo 0,8% del numero totale delle aziende agricole e, a differenza di molte altre regioni italiane, non vi è alcuna fattoria didattica. Per l'assessore "le fattorie didattiche e una migliore professionalità negli agriturismi potranno creare nuovi posti di lavoro anche per i figli degli agricoltori che hanno prolungato gli studi". Per questo la Giunta regionale ha licenziato il disegno di legge 'Nuova disciplina dell'agriturismò, che a breve sarà sottoposto all'esame del Consiglio regionale. "E' necessaria - ha spiegato Isabellon - una nuova disciplina in quanto la precedente risale al 1995 e questo settore è in continua evoluzione con un turista sempre più esigente che chiede una professionalità autentica e sempre più qualificata". La nuova disciplina vuole proprio dare maggiore impulso all'agriturismo "che può essere un'importante opportunità economica per gli agricoltori valdostani". I requisiti per essere imprenditori agrituristici non cambia: l'imprenditore deve avere già esercitato l'attività agricola per almeno tre anni, "questo - secondo Isabellon - garantisce l'autenticità ed evita iniziative estemporanee scollegate dal territorio". Un altro elemento caratterizza il disegno di legge è la possibilità di assumere manodopera con contratto agricolo "il favorisce - precisa Isabellon - gli agricoltori nell'attività di mantenimento del territorio, promuove il recupero del patrimonio architettonico rurale, e valorizza i luoghi meno conosciuti".

(ANSA)

20 ottobre 2006

A Lamezia Terme ci sono prodotti d'alta qualità

LAMEZIA TERME - Tra i dieci prodotti certificati Dop e Igp, l'olio d'oliva della Piana di Lamezia riconosciuto come prodotto agricolo di qualità, non solo a livello locale ma sui mercati nazionali.
Le piante d'ulivo del lametino da sempre forniscono un olio con qualità organolettiche di primissimo ordine, che vengono ulteriormente esaltate nel corso della spremitura e dell'imbottigliamento. Come asserisce il presidente di Agriturist regionale, Francesco Fratto, che oltre all'olio della Piana lametina esalta anche gli olii dell'Alto crotonese e quello Brutio, «risultati raggiunti in quanto la Calabria è una delle regioni del Sud più sensibili alla tutela delle specificità agroalimentari».
Per cercare di promuovere meglio i prodotti di qualità, l'Agriturist intende promuovere una campagna informativa e di sensibilizzazione indirizzata verso i prodotti a Denominazione d'origine protetta (Dop) e ad Indicazione geografica protetta (Igp), realizzata con il contributo del ministero delle Politiche agricole e forestali, che ha per tema "Dop e Igp... Agriturismo. Diffidate dalle imitazioni!".
La campagna informativa si occuperà anche di caciocavallo silano, salsiccia, capocollo, soppressata e pancetta di Calabria, clementine di Calabria e bergamotto, tutti prodotti Dop e Ipg.
Della questione si è occupato il consiglio direttivo di Agriturist che fa capo alla Confagricoltura.
Nel corso dei lavori, i dirigenti di Agriturist hanno innanzitutto ribadito l'importanza che l'agriturismo svolge, un notevole contributo nella valorizzazione e promozione delle produzioni agroalimentari, cercando di avvicinare i consumatori al mondo agricolo.
A tale proposito, Agriturist ha previsto giornate dedicate ai prodotti Dop e Igp, che si svolgeranno, a partire dalla fine di ottobre, presso alcune aziende agrituristiche associate.
Fratto ha evidenziato inoltre che il forte legame tra produzioni tipiche e agriturismo costituisce un binomio vincente per incrementare l'offerta turistica del territorio.
«Non c'è alcun dubbio – ha sottolineato ancora il presidente - che l'agriturismo sia la vetrina ideale per valorizzare le produzioni tipiche, in particolare in quei territori rurali che, seppur vocati al turismo, trovano difficoltà ad inserirsi nei circuiti dei mercati, o dove le tipicità agroalimentari non hanno la forza necessaria per incontrare la domanda finale».
Occorre pertanto, a parere di Agriturist, continuare a diffondere meglio la conoscenza dei marchi comunitari per i prodotti tipici, sensibilizzare e stimolare la somministrazione e il consumo di questi «tanto più che la nuova legge quadro nazionale per l'agriturismo - rimarca il presidente Fratto - raccomanda alle Regioni di valorizzare tutti i prodotti tipici e in particolare quelli a denominazione d'origine protetta basilari per rilanciare lo sviluppo dell'agricoltura in Calabria e valorizzarne tutte le produzioni tipiche».

Fonte: gazzettadelsud.it

Agriturismo si cambia: più giovani e meno abbuffate

L'agriturismo sta sempre più diventando un negozio per vendere il prodotto «territorio». Il 50% degli operatori interpellati considera l'andamento della stagione 2006 stabile o in lieve aumento; il 15% in calo; per il 40% è in aumento. Prevale tuttora un cliente italiano e concentrato nei fine settimana

Se il numero degli agriturismi in provincia di Forlì-Cesena negli ultimi anni si è stabilizzato (98 nel 2005 più 28 Fattorie Didattiche, 11 delle quali sono anche agriturismi), è invece cambiata profondamente la clientela. Sono aumentati i giovani, le coppie o le famiglie con bambini, mentre sono in calo i gruppi o le comitive un tempo attratti dalla «grande mangiata».
Oggi il cliente non chiede un menu completo. L'offerta del menu fisso molto ricco è ancora gradita agli anziani, che ricercano i sapori di quando erano bambini. I giovani vogliono invece pasti più semplici, meno calorici o anche vegetariani.
Sono alcune delle nuove tendenze nel settore emerse da un'indagine svolta dall'assessorato alle politiche agroalimentari della Provincia di Forlì-Cesena, intervistando direttamente tutti gli operatori. L'agriturismo sta sempre più diventando un negozio per vendere il prodotto «territorio».
Il 50% degli operatori interpellati considera l'andamento della stagione 2006 stabile o in lieve aumento; il 15% in calo; per il 40% è in aumento. Prevale tuttora un cliente italiano e concentrato nei fine settimana. Gli stranieri prediligono l'asse della Romagna Toscana, cioè sulla rotta Firenze-Ravenna. Tutti gli intervistati segnalano interesse verso gli animali, i cavalli in particolare, ma anche verso quelli di bassa corte. Per i soggiorni prolungati sono richieste attività interessanti per i ragazzi e suggerimenti per percorsi turistici.
Un 40% degli operatori hanno detto che il cliente è interessato alla produzione dell'azienda e a notizie sul territorio. Chi usa e valorizza prodotti propri o di coltivatori della zona ha avuto riscontri positivi e vendite: in particolare su vino, olio, formaggi, frutta e ortaggi. Molti clienti chiedono il pernottamento, la piscina e il centro benessere.

(Fonte Ansa 18 Ottobre 2006)

17 ottobre 2006

Commenti di Terranostra sulla bozza in materia di turismo rurale in Piemonte.

Dopo una prima riunione del gruppo di lavoro costituito dal consiglio regionale di Terranostra del Piemonte sono nati i primi commenti sulla bozza del Testo Unico Regionale in materia di turismo rurale del Piemonte.
Le osservazioni fanno riferimento ad una maggior attenzione nel regolamentare, rispetto a quanto previsto dalla legge di orientamento, gli argomenti relativi alla vendita diretta di prodotti e alle attività didattiche poichè ormai riconducibili al panorama delle attività agricole.

In particolare modo si fà riferimento alle caratteristiche costruttive a cui devono adeguarsi le strutture agrituristiche, con particolare attenzione agli aspetti igienico sanitari, ai vincoli strutturali e ai limiti imposti dalle barriere architettoniche. Il gruppo di lavoro si riunirà ancora per discutere le modifiche e le integrazioni da proporre alle Regione per il Regolamento definitivo della bozza di legge.

Emilia Romagna a tutto agriturismo

Sembra sempre più prendere convinzione l' idea che il turismo rurale, in particolare quello ricettivo, possa essere un settore trainante per l' economia locale di molte località italiane.

Cosi dopo la nuova normativa adottata dalla Regione Lazio anche l' Emilia Romagna punta sulla stessa strada, infatti Agriturist Emilia Romagna stà organizzando una campagna di promozione delle proprie strutture creando una brochures tipo pieghevole come strumento di promozione, nella quale un centinaio di attività associate potranno beneficiare della visibilità offerta in occasione di fiere e manifestazioni pubbliche.

Questo dimostra ancora una volta quanto sia importante ed in crescita il settore agrituristico italiano soprattutto se associato a campagne di promozione marketing in particolar modo sviluppate online.

13 ottobre 2006

Certificazione di garanzia per gli agriturismo della provincia di Chieti

CHIETI. Dopo la certificazione degli alberghi, le imprese agrituristiche. Lo aveva annunciato il Presidente della Camera di Commercio di Chieti Dino Di Vincenzo e così è stato: il rilascio di un Marchio di Qualità per 30 agriturismo che ne faranno richiesta e che si sottoporranno alla valutazione di tecnici esperti dell’Isnart (Istituto Nazionale di Ricerche sul Turismo).
La partecipazione è completamente gratuita, poiché l’investimento è interamente sopportato dalla Camera di Commercio di Chieti, ed è la prima volta che in Abruzzo si vara un progetto che ha come obiettivo mettere ordine nel complesso sistema delle strutture agrituristiche. «Per noi si tratta di un investimento importante – sottolinea Dino Di Vincenzo – perché crediamo che uno dei motori di sviluppo del nostro territorio nei prossimi anni sarà il turismo che tuttavia passa per la qualificazione delle strutture ricettive, dal più piccolo e modesto albergo familiare agli agriturismo, passando per gli alberghi a 4 e 5 stelle.

Da più parti si afferma che l’attuale classificazione “a stelle” non è più sufficiente ad orientare il turista nella scelta, mentre da parte dei clienti spesso si lamenta di non trovare i servizi e la qualità promessa, spesso non per inganno ma per l’insufficiente organizzazione aziendale o per una scarsa valutazione dei punti di forza e di debolezza della gestione.

Allora la Camera di Commercio ha voluto supportare le imprese che vogliono invece migliorarsi, consentendo la valutazione gratuita da parte di esperti anche negli agriturismi che rappresentano una quota notevole nel sistema dell’accoglienza in provincia di Chieti, non tanto nei numeri di posti letto quando nel numero delle strutture, oltre 130 secondo i dati disponibili».
Il progetto promosso dalla Camera di Commercio di Chieti in collaborazione dell’Isnart ha lo scopo di garantire ai consumatori alcuni standard qualitativi favorendo la realizzazione di un vero circuito agrituristico di qualità composto da realtà diverse: per gli imprenditori rappresenta una opportunità unica nel suo genere che consente di migliorare i servizi e l’accoglienza della propria azienda, e di promuoverla con un valore aggiunto. Alle riunioni preliminari del progetto hanno partecipato l’Ufficio Turismo della Provincia di Chieti e della Regione Abruzzo e le associazioni Agriturist e Terranostra

La Camera di Commercio provvederà a vagliare la richiesta di candidatura e a far visitare le 30 imprese per certificarne l’aderenza agli standard qualitativi richiesti. Una Commissione di valutazione composta dai rappresentanti della Regione Abruzzo, della Provincia di Chieti, della Camera di Commercio e delle associazioni agricole rappresentanti il settore dell’agriturismo e dei consumatori, assegnerà, al termine del processo di valutazione, il Marchio di qualità che avrà validità annuale ma che potrà essere rinnovato a seguito di successiva verifica.
Le aziende agrituristiche interessate a partecipare possono comunicare entro il 21 ottobre 2006 la propria disponibilità.

Redazione Primadanoi.it 10/10/2006

12 ottobre 2006

Benefici della nuova legge

Ecco i primi benefici economici che deriveranno dall' approvazione della nuova legge sul turismo rurale approvata dalla Regione Lazio nella giornata di ieri. innanzitutto ci saranno degli alleggerimenti fiscali per quanto riguarda il calcolo della Tarsu, ovvero l' imposta sui rifiuti, che sarà ridotta anche di un terzo in alcuni casi. Infatti è stato introdotto il cosidetto principio della "stagionalità" che prevede il pagamento della tassa esclusivamente per il solo periodo di apertura dell' attività ricettiva. Inoltre è stato poi approvato un emendamento sui soggetti abilitati all’ esercizio delle attività agrituristiche. Non saranno le province a provvedere ogni tre anni a verificare che gli iscritti all’ elenco abbiano i requisiti di idoneità per l’esercizio dell’attività, ma saranno i soggetti stessi a rilasciare una dichiarazione di autocertificazione.

La Regione Lazio approva la legge sul turismo rurale

Nella giornata di ieri il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato all' unanimità, la discussa legge su “Agriturismo e turismo rurale” dopo una serie di rinvii a causa dell' assenza in aula della maggioranza. La nuova regolamentazione prevede per chi intende avviare un' attività agrituristica, la semplice "dichiarazione di inizio attività" evitando le logoranti procedure burocratiche finora in vigore, e lunghe ben 3 anni.
Dunque in questo modo si prevede un forte incremento del settore turistico rurale con conseguente beneficio per l' occupazione e l' economia regionale,inoltre l
a legge prevede lo stanziamento di un fondo di 3 milioni di euro in tre anni per aiutare inizialmente chi vuolesse intraprendere questa attività con la possibilità di vendere i prodotti artigianali.

Molto positivo anche il commento del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo che ha dichiarato la sua soddisfazione per l' approvazione di una legge che snellirà finalmente gli iter burocratici e sosterrà lo sviluppo economico del territorio.

09 ottobre 2006

Regione Lazio e regolamentazione del turismo rurale

Gli agriturismo come strumento di marketing del territorio. Un modo per valorizzare le risorse e per conoscere borghi e paesi che spesso rimangono al di fuori dei grandi circuiti turistici. La proposta di legge sull’agriturismo e sul turismo rurale è stata al primo punto all’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Lazio di giovedì, ma sarà votata nella prossima settimana. La legge si compone di 34 articoli e numerosi emendamenti. «Si tratta di un’importante legge che segna una svolta nel rilancio del settore agricolo, agroalimentare e del turismo e che il mondo agricolo attendeva da tempo». Si è espresso così il presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio Mario Perilli durante l’illustrazione in aula della legge sugli agriturismo in occasione dei lavori del Consiglio Regionale del Lazio. «La nuova legge, che punta ad un sostegno convinto alla regolamentazione e codificazione del turismo rurale, sarà volano di promozione dell’intero territorio e di un turismo integrato che valorizzi agricoltura, prodotti agroalimentari, cultura ed ambiente nell’ottica di una nuova cultura dell’accoglienza. L’economia agricola sta crescendo ed in questo primo anno di governo della Giunta Marrazzo si stanno cogliendo i giusti obiettivi; la legge sui distretti rurali, la votazione a breve della legge sugli Ogm, l’adozione del Piano di Sviluppo Rurale entro ottobre, segnano importanti politiche di sostegno della multifunzionalità dell’agricoltura. Si tratta di una legge innovativa che segnerà un importante stimolo al settore occupazionale e che farà economia in un settore strategico per la nostra regione quale è quello agricolo. Attraverso l’istituzione di un fondo di rotazione si punta a qualificare l’imprenditoria locale superando i finanziamenti a pioggia per premiare e sostenere un’imprenditoria giovane, dinamica, nuova». Con le nuove norme inoltre si assisterà ad un forte snellimento dei tempi procedurali ed amministrativi: ad esempio per l’avvio sarà sufficiente una dichiarazione di inizio attività, così come per la somministrazione alimentare sarà richiesta la sola autocertificazione.

di ALESSANDRA PASQUALOTTO
da www.iltempo.it del
24 settembre 2006

29 settembre 2006

Nasce AGRITURISMI IN TOSCANA

Nasce AGRITURISMI IN TOSCANA
Ore 19:30 di un giorno qualsiasi di Settembre...
Nasce cosi il Blog dedicato agli agriturismi in Toscana ed alle vacanze in generale presso queste strutture ricettive, che da alcuni anni a questa parte sono spuntate fuori come funghi e che per esperienza posso affermare che hanno smosso ed incrementato il mercato del turismo.
Questo blog voglio che sia un punto d' incontro e scambio di opinioni riguardo le vostre vacanze trascorse in agriturismo, e non solo quelli in Toscana, dove potremo scambiarci opinioni e consigliare gli utenti su dove trascorrere le prossime vacanze.