09 ottobre 2006

Regione Lazio e regolamentazione del turismo rurale

Gli agriturismo come strumento di marketing del territorio. Un modo per valorizzare le risorse e per conoscere borghi e paesi che spesso rimangono al di fuori dei grandi circuiti turistici. La proposta di legge sull’agriturismo e sul turismo rurale è stata al primo punto all’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Lazio di giovedì, ma sarà votata nella prossima settimana. La legge si compone di 34 articoli e numerosi emendamenti. «Si tratta di un’importante legge che segna una svolta nel rilancio del settore agricolo, agroalimentare e del turismo e che il mondo agricolo attendeva da tempo». Si è espresso così il presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio Mario Perilli durante l’illustrazione in aula della legge sugli agriturismo in occasione dei lavori del Consiglio Regionale del Lazio. «La nuova legge, che punta ad un sostegno convinto alla regolamentazione e codificazione del turismo rurale, sarà volano di promozione dell’intero territorio e di un turismo integrato che valorizzi agricoltura, prodotti agroalimentari, cultura ed ambiente nell’ottica di una nuova cultura dell’accoglienza. L’economia agricola sta crescendo ed in questo primo anno di governo della Giunta Marrazzo si stanno cogliendo i giusti obiettivi; la legge sui distretti rurali, la votazione a breve della legge sugli Ogm, l’adozione del Piano di Sviluppo Rurale entro ottobre, segnano importanti politiche di sostegno della multifunzionalità dell’agricoltura. Si tratta di una legge innovativa che segnerà un importante stimolo al settore occupazionale e che farà economia in un settore strategico per la nostra regione quale è quello agricolo. Attraverso l’istituzione di un fondo di rotazione si punta a qualificare l’imprenditoria locale superando i finanziamenti a pioggia per premiare e sostenere un’imprenditoria giovane, dinamica, nuova». Con le nuove norme inoltre si assisterà ad un forte snellimento dei tempi procedurali ed amministrativi: ad esempio per l’avvio sarà sufficiente una dichiarazione di inizio attività, così come per la somministrazione alimentare sarà richiesta la sola autocertificazione.

di ALESSANDRA PASQUALOTTO
da www.iltempo.it del
24 settembre 2006

Nessun commento: